Mosaico, una produzione basata sulle esigenze del cliente
Lo sviluppo dei prodotti Mosaico è influenzato da diversi fattori che Stefano Carraro spiega nella sua intervista. Oltre a un forte legame con le necessità del cliente, dettate dal cambiamento tecnologico e variazioni del settore, l'influenza arriva dalla disponibilità delle materie prime, dalle legislazioni, dalle linee produttive e dagli impianti. Per la creazione di un prodotto è necessario che tutti questi fattori vengano verificati, preventivamente e in corso d'opera, Carraro si occupa di gestire ad alto livello i vari organi interni a Mosaico, partendo dal marketing per arrivare alla produzione, allineando i vari obiettivi e concordando le specifiche con i clienti. La relazione con questi ultimi è centrale nello sviluppo delle carte speciali, poiché determinano le direzioni produttive e contribuiscono anche allo spostamento dell’azienda verso un’economia circolare, con una crescente attenzione per la sostenibilità.
Quali sono le principali attività nella sua area di competenza?
Le attività che svolgo all'interno del gruppo Mosaico sono molteplici e si interfacciano con quasi tutte le funzioni del gruppo Mosaico.
Si parte solitamente con un colloquio diretto con il marketing. Il marketing ha molta sensibilità con il mercato e ci dà i primi input. Si passa poi con un rapporto stretto di lavoro con la parte commerciale. La parte commerciale riceve solitamente i primi input dai clienti che ha già, oppure anche da nuovi clienti: fa già il primo filtro e passa a noi di ricerca e sviluppo le prime informazioni. Sta a noi poi capire cosa fare o non fare, e questo su cosa si basa? C'è una verifica economica e questa la facciamo con la funzione amministrativa. Parliamo quindi di fattibilità, cioè il prodotto marginerà? Quanto ci costerà produrlo?
Vi è poi una verifica tecnico-produttiva. Abbiamo gli impianti adeguati per produrre quello che si vuole produrre? Sono necessarie delle modifiche? Abbiamo le conoscenze e le competenze per fare un determinato tipo di carta speciale?
Ecco, se questi ultimi due aspetti, economico e tecnico, alla fine hanno un giudizio positivo, si può cominciare con la produzione di prova e solitamente viene fatta testare a una ristretta cerchia di clienti. Parliamo di prodotti veramente speciali. I clienti poi ci danno un feedback e il più delle volte sono necessari degli aggiustamenti. Allora in questa fase subentra anche l’aspetto controllo qualità e, non ultimo, l'assistenza post-vendita che si protrae almeno per i primi mesi di vita del prodotto.
Questo, a grandi linee, riassume la mia funzione di responsabile di sviluppo prodotto, che poi può essere vista anche come responsabile del prodotto nella sua interezza.
Quali sono i driver di sviluppo per Mosaico nel breve, nel medio e nel lungo termine?
I driver di sviluppo per Mosaico nel breve, medio e lungo periodo possono essere così riassunti:
-
Nel breve periodo abbiamo l'influenza della disponibilità o meno di materie prime in un momento difficile, con una situazione di tensione internazionale, molto spesso alcune materie prime vengono a scarseggiare o devono essere sostituite con altre, oppure anche la comparsa o la scomparsa anche di altri attori nel nostro settore. Quindi, aziende che convertono la possibilità di produrre nel breve tempo nuovi prodotti oppure aziende che entrano nel nostro mercato e siamo costretti a rivedere un po’ le nostre strategie e le nostre tattiche.
-
Nel medio periodo potremmo essere influenzati anche dalla legislazione nazionale internazionale, dove ci sono delle direttive e delle linee guida che ci impongono di modificare il nostro prodotto in una direzione o nell'altra. Oppure anche la necessità di adattare i nostri prodotti alle linee di produzione, perché magari vogliono avere una macchina più prestante, più veloce, più performante e di conseguenza i nostri prodotti, che per loro sono le materie prime, devono essere in grado di adeguarsi a queste necessità.
- Nel lungo periodo, invece, a influenzare il nostro lavoro potrebbe essere l'indicazione della direzione di mosaico di sviluppare prodotti completamente nuovi. È un lavoro che richiede anni, perché ragioniamo nel lungo periodo da due, tre, quattro, cinque anni. Qui si parla di inventare qualcosa di nuovo e che molto spesso richiede anche delle modifiche strutturali impiantistiche e quindi importanti investimenti da parte del gruppo Mosaico.
Come si sta adattando Mosaico al passaggio da un’economia lineare a una circolare?
Mosaico è estremamente sensibile alle nuove sensibilità ambientali che stanno fortemente crescendo nel consumatore. Si sta facendo un grosso lavoro per passare da una logica lineare in cui il concetto è quello di produrre, consumare, scartare in modo irrecuperabile, a una logica in cui si produce, si utilizza il prodotto e a fine vita del prodotto, attraverso appositi circuiti di recupero, si riesce a fare in modo che il prodotto a fine vita possa costituire materia prima per un nuovo ciclo. La carta è un prodotto vegetale, è un prodotto assolutamente naturale e ben si presta a questa logica di circolarità.
La fibra di cellulosa può essere utilizzata almeno fino a sette, otto volte. Le risorse della natura non sono infinite: gli impianti di smaltimento sono limitati e hanno talvolta un'efficienza molto bassa. Inoltre ci siamo accorti che i paesi sviluppati utilizzano più materie prime di quelle di cui dispongono direttamente, quindi è nostro dovere fare il possibile per salvaguardare le materie prime e le risorse naturali che ci vengono offerte dalla Terra.
Quali sono le caratteristiche di una produzione meno incentrata sul prodotto stesso e più focalizzata sulle esigenze del cliente?
Burgo proviene da un approccio tradizionale in cui c'è un forte orientamento alla produzione. In sostanza, per dirla in poche parole, si vende ciò che si sa produrre con una certa qualità.
Nel settore delle carte speciali in cui opera Mosaico questo non è possibile, perché in questo caso sono i clienti o il mercato che ci danno gli input. Quindi un prodotto con un certo livello di qualità non è più sufficiente. È invece necessario andare a parlare, confrontarsi direttamente con il cliente e capire qual è il livello qualitativo che loro richiedono. Quindi capire, comprendere le esigenze del cliente, molto spesso anche essere in grado, per fare la differenza, di soddisfare quelle che sono le necessità finora insoddisfatte e riuscire a proporre un prodotto che inoltre sia compatibile con i loro impianti di trasformazione.
Questo è il passo in più che deve saper fare un'azienda orientata al mercato, sapendo cogliere le esigenze e sapendo proporre un'offerta che sia adeguata e allo stesso tempo competitiva rispetto a quello che il mercato al momento sta offrendo.
Qual è la sfida più importante per Mosaico per gli anni a venire?
La sfida più grande per Mosaico, tra quelle più importanti, è quella di crescere fianco a fianco con il cliente.
Quindi un'azione continua, un lavoro di confronto, di discussione, qualche volta anche di presa di distanze e poi successivi riavvicinamenti che derivano dalla volontà, quella comune, di ottenere successi.