Industria cartaria: luoghi comuni e realtà
Commissionato da Two Sides, uno studio condotto da Toluna (azienda di ricerche di mercato indipendente), con un sondaggio su 6.000 persone di otto Paesi diversi (Austria, Francia, Germania, Italia, Finlandia, Norvegia, Svezia e Regno Unito), ha evidenziato come siano presenti molte credenze comuni che tendono a generare equivoci e a diffondere informazioni fuorvianti sul mondo della carta.
Luogo comune: il 59% crede che la superficie forestale europea stia diminuendo.
Realtà: le foreste europee sono cresciute di oltre 1.500 campi da calcio ogni giorno (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, 2015. Global Forest Resources Assessment 2015).
Queste foreste forniscono oltre il 90% del legno utilizzato dall’industria cartaria europea (Analisi di Two Sides dei dati pubblicati da FSC® e PEFC, 2017).
Luogo comune: il 63% pensa che si dovrebbe usare solo carta riciclata.
Realtà: poiché la fibra di cellulosa si degrada nel corso del tempo, la fibra vergine è essenziale per la produzione cartaria europea.
Il 53% della fibra utilizzata dall’industria cartaria europea proviene da carta da riciclare (Statistiche CEPI, 2018).
Luogo comune: il 53% ritiene che la comunicazione digitale sia più sostenibile per l'ambiente.
Realtà: l’industria delle TLC rappresenta circa il 2,5-3% delle emissioni globali di gas a effetto serra e si prevede che tale quota salirà al 14% entro il 2040 (Belkhir ed Elmeligi, 2018).
Nel 2016 i telefoni hanno rappresentato 435.000 tonnellate di rifiuti elettronici (Ellen MacArthur Foundation, 2018).
Luogo comune: il 53% pensa che per produrre la carta si impieghi una quantità eccessiva di acqua.
Realtà: La maggior parte della produzione cartaria avviene in luoghi con basso stress idrico.
Il 93% dell’acqua è trattato e successivamente restituito all’ambiente (CEPI, Profilo idrico nel 2015).
Luogo comune: il 33% pensa che la carta sia solo un rifiuto da smaltire.
Realtà: in Europa il tasso di riciclo della carta è del 72,3%, non distante dal tasso di riciclo massimo teorico che è del 78% (Consiglio europeo per il riciclo della carta, 2018. Rapporto di monitoraggio 2017).
In Europa, le fibre di carta sono riutilizzate in media 3,6 volte (Consiglio europeo per il riciclo della carta, 2018. Rapporto di monitoraggio 2017).
Luogo comune: il 25% pensa che la produzione cartaria sia la causa principale delle emissioni globali di gas a effetto serra.
Realtà: l’industria della cellulosa e della carta è il più grande singolo utente industriale e produttore di energie rinnovabili nell’UE (CEPI, Rapporto di sostenibilità, 2018).
Le emissioni di CO2 del settore sono diminuite del 25% tra il 2005 e il 2017 (Statistiche CEPI, 2018).
La sostenibilità ambientale e la responsabilità sociale sono da sempre cruciali nell'approccio al business di Burgo Group. Il Gruppo si sente chiamato a dedicare la massima attenzione a questi temi in virtù del valore intrinseco, culturale e strumentale, di ciò che produce: la carta.
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