La profonda connessione tra carta stampata e lettura
Stiamo perdendo la nostra capacità di lettura approfondita? Sì, almeno secondo alcune ricerche recentemente pubblicate e analizzate da Two Sides UK. Ricerche che evidenziano questa tendenza soprattutto nei bambini di 9-10 anni, che stanno passando dalla fase dell’”imparare a leggere” a quella del “leggere per imparare”.
Lo sostiene anche il giornalista americano John R. MacArthur, che in un articolo pubblicato di recente sul Guardian ha esaminato i dati di un’indagine condotta dal Dipartimento dell’Istruzione degli Stati Uniti. I ricercatori hanno rilevato che la capacità di comprensione degli studenti di 13 anni presi in esame è diminuita in media di quattro punti dall’anno scolastico 2019/2020, quello pre-Covid. MacArthur ipotizza quindi una connessione fra il calo della capacità di comprensione e l’incremento continuo di supporti digitali per l’apprendimento.
Lettura su carta vs lettura digitale
Il tema è oggetto di discussione da tempo, e uno studio condotto da un team di neuroscienziati guidati dalla dottoressa Karen Froud (Teachers College, Columbia University) ha confermato come bambini dai 10 ai 12 anni leggano in modo “più approfondito” quando lo fanno su carta, evitando le distrazioni (scorrimento, notifiche) che la natura dei dispositivi digitali porta con sé.
Prima dell’avvento dei testi digitali, la maggior parte delle letture erano approfondite. Usando le parole della studiosa Maryanne Wolf nell’articolo del 2009 “L’importanza della lettura approfondita”, per lettura approfondita intendiamo quella serie di processi sofisticati che favoriscono la comprensione come il ragionamento inferenziale e deduttivo, le capacità analogiche, l’analisi critica, la riflessione e l’intuizione. Il lettore esperto ha bisogno di millisecondi per eseguire questi processi; i cervelli più giovani hanno bisogno di anni per svilupparli. Entrambe queste dimensioni cardine sono potenzialmente messe in pericolo dall’enfasi pervasiva della cultura digitale e dell’immediatezza.
L’importanza dei libri stampati, a scuola e a casa
Per tornare a una lettura approfondita, quindi, è necessario tornare a dare importanza alla carta stampata. Le scuole svedesi, ad esempio, stanno adottando misure per reintrodurre l’attenzione sui libri stampati e sull’esercizio della scrittura a mano.
E a casa, secondo Wolf, i genitori ricoprono un ruolo importante nell’incoraggiare la lettura di libri stampati, in modo che facciano parte della quotidianità dei loro figli tanto quanto i supporti digitali.
I consumatori preferiscono i libri stampati
Queste teorie sono supportate dai dati: un’indagine di Two Sides dello scorso anno ha confermato come il 65% dei lettori europei preferisca leggere libri stampati e il 52% ritenga che i bambini imparino di più leggendo su libri e altri materiali stampati.
In conclusione, il numero crescente di ricerche che analizzano le differenze della lettura su supporti stampati rispetto a quelli digitali sta formando un quadro sempre più chiaro del fatto che la stampa sia da preferire per quanto riguarda l’apprendimento.
A proposito di libri stampati per la scuola, EDUCA di Burgo Group, partner di Two Sides, è la carta patinata con legno LWC (Light Weight Coated) spessorata, progettata ad hoc per l’editoria scolastica. Disponibile anche in versione certificata PEFC e FSC®, EDUCA offre opacità e un’ottima resa nella riproduzione delle immagini e del testo scritto che rende gradevole la fruizione della lettura.