1997/2020. La collezione dei calendari illustrati Burgo
La scelta di affidare ogni anno il calendario a un diverso illustratore ha permesso al Gruppo Burgo di ospitare interpretazioni che molto liberamente, e nei modi più vari, affrontano il tema carta. La carta nei nostri sogni, nelle nostre vite. La carta che esprime la bellezza, l’aspettativa, il gioco: carta-libro, carta- barchetta, carta-lettera, carta-disegno.
Riproponiamo qui la storia di questa Collezione riportando alcune delle immagini realizzate dagli artisti e introducendole con le parole che Robert Newman ha scritto nel maggio del 2017 in occasione di una mostra alla Basilica Palladiana di Vicenza dedicata alla Collezione Burgo. Da quella mostra sono passati altri anni e altri artisti si sono aggiunti alla collezione: Noma Bar, Emiliano Ponzi e Manuele Fior.
Questa è l’età dell’oro dell’illustrazione. Proprio adesso. Non gli anni ‘20. Non gli anni ‘40. Nemmeno i ‘60, sebbene io sia cresciuto in quella decade e gli illustratori di quel tempo siano stati i più importanti per il mio sviluppo visivo. Il momento è adesso. Dopo il cambio di secolo, abbiamo assistito a una scena artistica in fermento e di straordinaria qualità. Grande creatività ed entusiasmo, la sensazione di un potenziale illimitato. Mai nella mia esperienza ho visto così tanti illustratori lavorare a un tale livello creativo e non ricordo ci sia mai stato un così grande entusiasmo per l’arte dell’illustrazione.
Volete la prova? Guardate questa collezione di immagini create per il calendario del Gruppo Burgo, un piacere grafico annuale che si ripete dal 1997. Ogni anno, da allora, il Gruppo Burgo ha pubblicato un calendario che mette in mostra i migliori talenti dell’illustrazione provenienti dall’Europa e dagli Stati Uniti. Agli artisti viene dato un mandato semplice: raccontare una storia sulla carta, sui molti utilizzi, e su come le persone interagiscono con essa, in particolare con la scrittura.
Questa collezione di oltre cento immagini è il risultato di quel progetto; una celebrazione di oltre vent’anni di splendore della grafica. I risultati sono intelligenti, eleganti ed eseguiti splendidamente. Questa è una delle più magnifiche collezioni di lavoro illustrato che si potrà mai avere il piacere e la gioia di ammirare. Il talento qui rappresentato ha come protagonisti illustratori la cui carriera risale agli anni 50 e altri che lavorano nel presente. Comunque, siano le opere create da leggende come Folon o da nuove giovani stelle come Shout, il filo della creatività e dello splendore li unisce tutti.
Senza dubbio questa collezione è dominata da artisti che sono nati e lavorano in Italia, e molti altri si sono trasferiti in Italia dalle loro patrie d’origine oppure lì hanno forti collegamenti creativi. Ogni mostra che abbia come protagonisti Emanuele Luzzati, Lorenzo Mattotti, Altan, Roberto Perini, Giorgio Maria Griffa, Tullio Pericoli, Cecco Mariniello, Alessandro Sanna, Luca Caimmi e Shout non può che rafforzare il primato dell’arte e del design Italiano (e specialmente di Milano). Ma poi ci sono gli americani (Paul Davis e Milton Glaser), i francesi (Folon, che proviene dal Belgio, e Moebius e Loustal) e i due argentini, Negrin e Muñoz (anche se entrambi si sono trasferiti a Milano per continuare il loro lavoro). E ancora, Ping Zhu di Brooklyn, la prima illustratrice donna della collezione Burgo.
Godetevi questa meravigliosa ed entusiasmante raccolta di illustrazioni, il meglio degli ultimi vent’anni. Queste immagini hanno trasmesso grande gioia e introspezione già a molte persone e spero che lo facciano anche a coloro che le vedono per la prima volta. Tra trent’anni, quando mia figlia Ivy (che è una teenager e sa già che vuole essere un art director) scriverà il saggio per il 50° anniversario della Collezione, molto probabilmente dirà la stessa cosa sulla sua era. Perché, per dir la verità sembra che sia sempre l’età d’oro dell'illustrazione.
1997 / Jean-Michel Folon
Conosciuto semplicemente come Folon, questo illustratore nato in Belgio ha vissuto e lavorato a Parigi e più tardi a Monaco (è morto nel 2005). È stato un illustratore editoriale, specialmente per le riviste americane, e ha creato poster noti per Greenpeace e Amnesty International, oltre a numerose copertine di libri. Folon è stato onorato con una mostra al Metropolitan Museum d’Arte a New York nel 1990. L’autore Ray Bradury scrisse nel catalogo di quella mostra: “Alcuni hanno lasciato intendere che lui sia semplicemente un illustratore. Semplicemente! Come se l’illustrazione fosse semplice”.
Per il calendario Burgo del 1997, Folon creò un’immagine originale e contribuì a una serie di illustrazioni esistenti, tutte bellissime e surreali, semplici nell’immagine, ma potenti nel loro racconto visivo.
2000 / Emanuele Luzzati
Questo pittore italiano, regista (due nomination agli Oscar per cortometraggi), animatore, scenografo e illustratore, ha creato immagini maestose e di fantasia. “Visitare una mostra dei lavori di Luzzati... era come entrare nel regno delle fiabe”, scrisse il The Guardian nel suo necrologio del 2007.
Per il calendario Burgo del 2000, Luzzati fece vivere i personaggi immaginari delle storie per bambini, con luminosi collage grafici e materiali misti.
2001 / Milton Glaser
Art director, disegnatore di poster, illustratore, tipografo, disegnatore di interni, creatore di marchi... Glaser ha cambiato il volto del disegno grafico con la sua opera iconica a New York City. Come art director fondatore della rivista New York, ha cambiato anche il volto dell’editoria. “Sono così entusiasta di fare qualcosa che non esisteva prima”, disse Glaser al The New York Times. “È come una magia”.
Per il calendario Burgo del 2001, Glaser selezionò una serie di poster che aveva disegnato e illustrato per diversi eventi culturali a New York City e per le istituzioni, incluso il Lincoln Center, la Metropolitan Opera e la scuola di musica Juilliard. Creò anche una scultura di carta alla moda ed elegante che tagliò e illustrò dalle pagine di un libro.
2002 / Emanuele Luzzati
Per la sua seconda pubblicazione, nel calendario Burgo del 2002, Luzzati produsse una serie di collage con pezzi di materiali misti, che documentavano la storia della carta e della scrittura, iniziando dagli antichi egizi. I collage sono dinamici e sfrontati, ma anche molto poetici, facendo venire alla mente un commento del The Guardian che elogiò i suoi “territori visivi magici e misteriosi”.
2003 / Lorenzo Mattotti
Descritto come “il grande architetto italiano dei sogni” dal noto editore di fumetti e scrittore Paul Gravett, Mattotti ha lasciato il segno nei fumetti, nei libri per bambini, nei poster, nei dipinti, nei disegni di moda e in illustrazioni editoriali, comprese illustri copertine del The New Yorker. Lui è così cool da aver collaborato con Lou Reed su un rifacimento del The Raven di Edgar Allen Poe.
Per il calendario Burgo del 2003, Mattotti ideò bellissimi studi di coppie che leggono - mentre pattinano, mentre passeggiano, mentre ballano e mentre amoreggiano. L’occhio (e la testa e il cuore) si meraviglia della grazia, del colore e delle trame di queste illustrazioni.
2004 / Altan
Il milanese Francesco Tullio Altan è stato definito “una delle penne al veleno più incisive mai viste in Italia”. Oltre ai molti libri, ai libri per bambini, a brevi cartoni e fumetti, Altan è uno spietato satirico politico. Il suo lavoro è stato animato per la TV italiana; in particolare il cucciolo Pimpa.
Per il calendario Burgo del 2004, Altan dipinse e disegnò una serie brillante e vivace di donne mentre leggono, mentre scrivono e mentre creano con la carta.
2005 / Roberto Perini
Nato in Italia, fumettista dei giornali, illustratore, disegnatore di copertine di libri e scenografo ha diviso il suo tempo fra Cuba e Roma. Nel 1986 ha co-fondato il movimento anti-futurista Frou-frou con Roland Topor.
Per il calendario Burgo del 2005, gli acquerelli teneri e surreali di Perini con pinguini, salmoni, balene e altri animali immaginano la loro interazione con la carta e con il testo.
2006 / Paul Davis
Davis è una leggenda fra gli illustratori e art director americani per il suo straordinario libro-simbolo e per le copertine degli album musicali, per le illustrazioni editoriali e per i manifesti teatrali. Ha collaborato con Milton Glaser e la sua squadra ai Push Pin Studios, e continua a lasciare il segno sia come illustratore che come disegnatore. Steven Heller disse che Davis “ha portato un nuovo e fresco look americano all’illustrazione” e l’Art Directos Club afferma che egli “ha spianato la strada a una generazione intera di illustratori”. Il suo lavoro è parte del tessuto visivo di New York City, così tanto che Kurt Vonnegut descrisse Davis come “il volto della città al suo meglio”.
Per il calendario Burgo 2006, Davis dipinse un glorioso set di immagini, fatte a collage con pezzetti di carta e di testo: parole che scendono da una cascata, che sono trascinate lontano da un faro, che si avvolgono su una strada attraverso gli alberi, e quello per me di maggior impatto, che scendono come la neve sopra la meravigliosa cima di una montagna.
2007 / Moebius
Il fumettista francese Jean Giraud, anche conosciuto come Moebius, è stato uno dei più influenti artisti di fumetti degli ultimi tempi. Il suo approccio cinematografico nei cartoni animati ha trasformato il campo e il suo impatto si può percepire in molti film di fantascienza, in cui ha dato un contributo nelle sceneggiature, compreso Alien e Il Quinto Elemento. Il regista Federico Fellini disse che Moebius “ha la capacità di trasportarci in mondi sconosciuti”.
Per il calendario Burgo del 2007, Moebius creò una serie di sei immagini che compongono un’intera storia senza parole, con livelli e livelli di significato. Questi pezzi sono disegnati ed eseguiti in modo meraviglioso. Non è una sorpresa che Moebius una volta affermò: “Una linea precisa, eseguita splendidamente, è come un orgasmo.” Diciamo soltanto che, se è vero, deve essersi divertito un sacco creando queste illustrazioni!
2008 / Giorgio Maria Griffa
Questo pittore e illustratore italiano crea miscele complesse di acquerelli e di collage.
Per il calendario Burgo del 2008, Griffa elaborò una collezione magica di carta strappata, di cartoline, di adesivi di vecchi bagagli da viaggio e documenti di viaggio consunti per creare un racconto meraviglioso e misterioso sul viaggiare in terre lontane.
2009 / José Muňoz
Muñoz è un artista di fumetti che con la collaborazione di Carlos Sampayo creò il personaggio Alack Sinner, un detective di New York. Nato e cresciuto in Argentina, si è poi trasferito in Spagna quindi a Milano. Muñoz è famoso per le sue opere d’arte incisive in bianco e nero; il suo stile è stato descritto così dall’artista grafico Oscar Zarate: “Ogni elemento visivo, anche il più piccolo, è un protagonista che combatte per essere ascoltato”.
Per il calendario Burgo del 2009, Muñoz lavorò con la scrittura, costruendo pezzi di colore poetici e incantevoli, quasi astratti, che raccontano una storia tranquilla.
2010 / Jacques de Loustal
Questo artista francese ha una vasta produzione di fumetti, illustrazione editoriale, grafica per racconti e numerosi libri sui suoi schizzi di viaggio. È anche apparso su diverse copertine del memorabile The New Yorker. “Un’illustrazione è migliore se ha sopra il logo del The New Yorker”, spiegò all’art director della copertina del giornale, Francoise Mouly.
Per il calendario Burgo del 2010, sei immagini di Loustal seguono il pittore attraverso il processo creativo. Alla moda, pieno di colori, affascinante, il suo lavoro venne descritto da un critico come “pieno di gusto per personaggi silenziosi e paesaggi evocativi”; ognuna di queste potrebbe costruire una spettacolare copertina del New Yorker!
2011 / Tullio Pericoli
Con sede a Milano, Pericoli è un pittore e illustratore, ha disegnato anche costumi di scena e scenografie e ha creato molti libri illustrati per bambini. È conosciuto per i suoi numerosi ritratti, specialmente di autori. “Pericoli ci insegna che dietro ogni colpo della penna o del pennello, ci sono migliaia di storie”, ha detto la professoressa Simona Corso dell’Università Tre di Roma. Egli “apre le porte della sua arte e invita lo spettatore curioso a passeggiare fra le linee dei suoi dipinti”.
Per il calendario Burgo del 2011, i sogni delicati e dolci di Pericoli sono tranquilli e tenui rispetto ai pezzi di alcuni anni precedenti. Ma non lasciatevi ingannare dalla loro scorta di tranquillità; queste sono illustrazioni di grande potenza e impatto, ricche, stratificate, con innumerevoli luoghi da cercare ed esplorare.
2012 / Cecco Mariniello
Mariniello è uno dei più famosi illustratori di libri per bambini in Italia, con una gigantesca pila di lavori a suo credito. Per il calendario Burgo del 2012, Mariniello dipinse una serie ossessiva di donne in lettura, tutte circondate dall’acqua o vicine ad essa.
2013 / Fabian Negrin
Questo argentino trapiantato a Milano è un incredibile illustratore di libri per bambini. Ciò che egli descrive come “i miei magici, surreali dipinti” sono finiti in una serie di entusiasmanti edizioni.
Per il calendario Burgo del 2013, Negrin dipinse quello che Fernando Bandini descrisse come “le immagini per un libro che non è stato ancora scritto, il libro del tempo che avverrà il prossimo anno.” Questi dipinti fantastici e profetici sono diversi e fantasiosi, con la splendida tecnica di Negrin a essere il filo conduttore.
2014 / Alessandro Sanna
L’artista italiano Sanna ha illustrato più di settanta libri per adulti e per bambini. Il sito web Brainpickings definì il suo incredibile libro del 2013, The River, “probabilmente il libro più mozzafiato uscito quest’anno” e disse che “attraverso i suoi acquerelli morbidi brilla la luce immutabile dell’esistenza”.
Per il calendario Burgo del 2014, Sanna merita uguale lode. Campioni giganti di colore e piccole figure appena definite, creano quello che Sanna definisce “i momenti rilassanti nel tempo”. Le sue sono fra le immagini più impressioniste e colorate (e bellissime) dell’intera serie.
2015 / Luca Caimmi
Su Books in Italy una recensione sui libri per giovani, adulti e bambini affermò “le illustrazioni di Caimmi sono magnetiche e il lettore non riesce a staccarsi così rapidamente”. Pittore e illustratore, le semplici, sfrontate, infantili immagini di Caimmi si riallacciano alle qualità folkloriche di Paul Davis.
Per il calendario Burgo del 2015, Caimmi impiega le sue abilità di maestro narratore. Il tema è la creazione: pittura, conduzione di musica, messa in opera di un murale. Caimmi descrive questi lavori come “immagini con piccole azioni attentamente bilanciate fra la quiete e il moto”. Sono anch’esse meravigliose.
2016 / Shout
Alessandro Gottardo, conosciuto anche come Shout, il primo illustratore a usare gli strumenti digitali per il calendario Burgo, sicuramente il primo ad abbracciare l’estetica dell’illustrazione digitale moderna. “Ho smesso di pensare allo stile delle mie immagini e mi sono focalizzato sul loro messaggio”, ha detto Shout in una sua recente intervista all’American Illustration. È un prolifico illustratore editoriale che ha preso in pugno il mondo delle riviste e dei giornali con il suo lavoro concettuale di percettiva brillantezza. “La vita che vivi è l’arte che produrrai”, dice Shout, e apparentemente sta vivendo una vita fantastica, dal momento che fantastica è l’arte che sta producendo!
Per il calendario Burgo del 2016, Shout ha creato immagini che rappresentano l’onda nuova dell’illustrazione italiana. Le sue immagini sono tranquille, minimali, ma ricche nella profondità del significato e dell’arte.
2017 / Ping Zhu
Ping Zhu rappresenta una rottura con la tradizione per Burgo. È la prima donna, la prima non-europea e non-americana (i suoi genitori provengono dalla Cina), e la prima nuova, giovane artista dagli Stati Uniti. It’s Nice That dice di lei: “Ping riesce a incapsulare un reale senso di energia e di atmosfera nei suoi lavori”. Relativamente giovane e nuova in questo campo, è riuscita ad avere incarichi editoriali da molti dei principali quotidiani e riviste. “Per me l’illustrazione è un modo di comunicare per rendere il mondo più connesso e acculturato”, afferma, “e colora il mondo”.
Per il calendario Burgo del 2017, Ping Zhu ha dipinto una splendida serie di immagini delle rive del mare, luminose e moderne, ma totalmente nella tradizione dei maestri che l’hanno preceduta.
2018 / Noma Bar
Noma Bar (classe 1973) è un graphic designer, illustratore e artista israeliano. I suoi lavori sono apparsi su numerosi media tra cui: Time Out London, BBC, Random House, The Observer e The Economist. Noma Bar ha al suo attivo oltre un centinaio di copertine di riviste, più di cinquecentocinquanta illustrazioni e ha realizzato tre libri dedicati ai suoi lavori: Guess Who - The Many Faces of Noma Bar nel 2008, Negative Space nel 2009 e Bittersweet nel 2017, una monografia in cinque volumi, per complessive seicento ottanta pagine, pubblicata in una tiratura limitata di mille copie da Thames & Hudson.
Grazie ai numerosi riconoscimenti di settore ottenuti, il lavoro di Noma Bar è noto in tutto il modo. Più recentemente, ha vinto il prestigioso Gold Clio con un lavoro di animazione commissionato dal NewYork-Presbyterian Hospital per una campagna di informazione sulle nuove frontiere delle cure tumorali. Inoltre, D&AD Professional Awards ha assegnato a Noma Bar un Yellow Pencil award e la sua mostra “Cui It Out”, presentata al London Design Festival, è stata selezionata come uno degli eventi più importanti del festival. Inoltre, il progetto ha ricevuto la nomination per il premio Designs Of the Year, nella categoria grafica, indetto dal Design Museum di Londra.
Per il calendario Burgo del 2019, Noma Bar esplora i comuni oggetti di carta che ci circondano, come un taccuino a righe o un foglio forato e intraprende un viaggio dove un foro nella carta si trasforma in un palloncino che scappa e vola lontano, mentre la riga del taccuino diventa il filo strappato che permette al palloncino di fuggire.
“Ho continuato ad indagare la carta in diverse situazioni” racconta l’autore “mettendola a confronto con il suo peggior nemico, il fuoco, creando una situazione armonica-impossibile dove le forme di un foglio di carta ripiegato contengono la fiamma stessa. Confrontando la carta con un altro nemico, una macchina distruggi documenti, in questo caso la distruzione diventa un evento positivo, tagliando una “strada di carta” questa si duplica offrendo direzioni alternative” così ciascuna delle sei immagini create da Noma Bar ne racchiude altre e l’osservatore è libero di indagare questi spazi di carta.
2019 / Emiliano Ponzi
Ponzi è uno dei più importanti illustratori italiani contemporanei. Ha disegnato per case editrici come Penguin Books, Feltrinelli e Mondadori, ha realizzato illustrazioni per giornali e riviste tra cui il New Yorker, il New York Times, Der Spiegel, Le Monde e Repubblica, e ha lavorato con il Triennale Design Museum di Milano, oltre che per aziende come Louis Vuitton, Bulgari, Gucci Armani, TIM, Pirelli Ferrari e Lavazza. Tra i suoi ultimi progetti ci sono anche le illustrazioni per i murales alla fermata Tre Torri della metro lilla di Milano. Emiliano ha ricevuto numerosi riconoscimenti tra cui il Young Guns Award e l'ambita Gold Cube da The Art Directors Club di New York.
Per il calendario Burgo del 2019, Emiliano Ponzi ha tradotto in immagine sei momenti tratti dal racconto breve Carta: materia infinita scritto Gabriella Greison per Burgo Group, pubblicato integralmente da Burgo su Cartaceo#01 e presentato lo scorso 18 novembre alla Triennale di Milano, in occasione della manifestazione BookCity. Ponzi ha scelto di utilizzare la luce per raccontare i personaggi, le loro scoperte, l’incontro con la materia, come spiega egli stesso nell’introduzione: “Il tramonto potente, l’illuminazione artificiale, fonti decise che generano ombre altrettanto nette. Al termine della narrazione l’oggetto carta prende vita dal rotolo, diventa forma sinuosa e si trasforma nella pagina di un libro, una delle sue destinazioni d’uso più nobile e comune”.
2020 / Manuele Fior
Nato a Cesena nel 1975. Dopo la laurea in Architettura a Venezia nel 2000, si trasferisce a Berlino, dove lavora fino al 2005 come fumettista, illustratore e architetto. Oggi vive a Parigi.
Ha pubblicato numerose graphic novel e collabora con le sue illustrazioni per importanti testate tra cui The New Yorker, Vanity Fair, Internazionale e Rolling Stone.
Per il calendario Burgo del 2020, Manuele Fior traspone in immagini le acrobazie verbali dell’inedito testo Di che risma siamo fatti, scritto da Alessandro Bergonzoni per Burgo Group e pubblicato integralmente su Cartaceo#02. Un flusso di parole che celebra il foglio di carta bianca come strumento, desiderato e spaventoso, di ispirazione.