Burgo Group sostiene l’associazione Bambini Cardiopatici nel Mondo
Burgo Group fa della sostenibilità un core aziendale presente in tutti i processi e naturalmente anche nelle partnership. Con la consapevolezza del valore della trasmissione della cultura e delle dell'impatto, in termini di opportunità ed esternalità, Burgo Group si impegna a sostenere iniziative capaci di offrire un contributo positivo allo sviluppo della società e delle persone.
Nell’intento di favorire e sostenere le iniziative e le attività di enti no profit con i quali condivide valori e obiettivi, Burgo Group sostiene dal 2014 l’associazione Bambini Cardiopatici nel Mondo, che attraverso missioni operatorie, formazione per i medici e costruzione di centri di cardiochirurgia pediatrica, persegue l’obiettivo di aiutare lo sviluppo dei sistemi sanitari locali e abbattere il tasso di mortalità infantile per patologie cardiologiche.
Nata nel 1993, l’associazione Bambini Cardiopatici nel Mondo - A.I.C.I. Onlus è un’organizzazione no profit, laica e indipendente che, grazie alla collaborazione volontaria di chirurghi, medici, infermieri e tecnici dei più importanti centri cardiochirurgici italiani e stranieri, opera nei Paesi in difficoltà per dare una speranza di vita ai bambini malati al cuore.
“Ogni bambino salvato è un sorriso regalato all'umanità”
Professor Alessandro Frigiola
Il lavoro dell’associazione Bambini Cardiopatici nel Mondo
Nel mondo sono più di 6 milioni di bambini che convivono con una cardiopatia congenita. In Occidente, grazie alla diagnosi precoce, medici altamente specializzati e strumentazioni moderne, le vite dei piccoli pazienti possono essere salvate: le operazioni vanno a buon fine nel 97% dei casi e l’85% dei bambini raggiunge l’età adulta.
Ma nei Paesi con difficoltà economiche o in via di sviluppo la situazione è molto diversa.
A causa di povertà estrema, carenza di medici specializzati e strumenti inadeguati, i bambini malati di cuore hanno pochissime probabilità di sopravvivere. In questi Paesi, ogni anno nascono circa 2 milioni di bambini malati di cuore, ma 1 milione e 500.000 non hanno speranza di vita.
Fondata nel 1993 a Milano dal professor Alessandro Frigiola (Direttore della Cardiochirurgia Pediatrica e dei Congeniti Adulti dell’IRCCS Policlinico San Donato di Milano) e dalla professoressa Silvia Cirri (Responsabile dei Servizi di Anestesia e Rianimazione e di Terapia Intensiva dell’Istituto Clinico Sant’Ambrogio di Milano), l’associazione Bambini Cardiopatici nel Mondo – A.I.C.I. Onlus nasce per aiutare i bambini che si trovano in queste aree svantaggiate. Dal 1993, l’associazione ha contribuito con:
- 475 missioni operatorie effettuate dalle equipe mediche specializzate in 27 Paesi
- 20.400 diagnosi, perché ogni diagnosi precoce è determinante per salvare una vita
- 4.317 operazioni salvavita effettuate durante le missioni
- 339 borse di studio erogate per specializzare medici cardiochirurghi e altro personale sanitario nei Paesi in via di sviluppo
- 3 centri di chirurgia pediatrica e 1 centro di formazione
Attraverso il prezioso lavoro dei volontari e le donazioni, l’associazione lavora per un mondo in cui ogni bambino malato di cuore possa avere accesso alle migliori cure mediche specialistiche senza alcuna discriminazione geografica, religiosa, etnica o politica.
Le mani nel cuore
Le mani nel cuore racconta, attraverso immagini e parole dirette e intense, la storia di un medico che ha fatto della cura delle cardiopatie congenite nei bambini la sua ragione di vita: il professor Alessandro Frigiola, fondatore e Presidente della associazione.
Tra il 2015 e il 2016 il fotografo, giornalista e inviato di guerra Giovanni Porzio ha seguito le missioni operatorie con il professor Frigiola, che ha aperto le porte delle sale operatorie. Lo splendido volume raccoglie la testimonianza di oltre due anni di lavoro in 100 splendide fotografie, frutto di un viaggio con l’associazione Bambini Cardiopatici nel Mondo in cinque Paesi in via di sviluppo: Siria, Kurdistan, Egitto, Camerun e Senegal.
Il risultato è un reportage che documenta il lavoro dei volontari in luoghi dove l’insufficienza di strutture necessarie per la cardiochirurgia, la mancanza assoluta di formazione o gravi situazioni di guerra rendono tragicamente difficile garantire anche le minime cure pediatriche: una testimonianza di vita e di speranza in cinque Paesi molto diversi, accomunati dalle difficoltà, ma soprattutto dal sorriso dei bambini.
Il volume Le mani nel cuore è acquistabile dall’associazione attraverso una donazione. Per informazioni, scrivere un’email a comunicazione@bambinicardiopatici.it
Buon Natale, di cuore
Possiamo provare a immaginare un mondo nel quale i bambini cardiopatici possano davvero avere una speranza, un mondo nel quale anche chi nasce in un Paese povero o in difficoltà possa avere accesso alle migliori cure: il nostro augurio è che ogni nostra piccola scelta possa costituire un passo verso questo mondo, più solidale ed equo per tutti.