Riapre il Museo della Carta a Toscolano
La Valle delle Cartiere a Toscolano Maderno è un luogo unico nel suo genere dove la natura si fonde indissolubilmente con la storia dell’uomo. La valle fu infatti, fin dal XIV secolo, sede di una rinomata e floridissima tradizione cartaria che, attraverso le varie epoche storiche, è giunta fino ai giorni nostri.
Il racconto di quest’avventura secolare trova spazio nel Museo della Carta, nel cuore della valle delle Cartiere. Allestito nell’antica cartiera di Maina Inferiore (attiva dal XV secolo fino al 1962 e che è stata interamente restaurata nel 2007), il museo conduce il visitatore in un vero e proprio viaggio nel tempo alla scoperta della storia della carta.
Tra le novità che hanno accolto i visitatori alla riapertura del Museo della Carta, il 1° giugno 2021, spicca il nuovo allestimento dello spazio espositivo dedicato a Burgo Group, socio fondatore della Fondazione Valle delle Cartiere e sostenitore dell’iniziativa.
La sezione crea un collegamento tra tradizione e contemporaneità, raccontando una storia industriale ancora attuale e in divenire: una storia di innovazione, trasformazione e progresso. Si è scelto di collocare questa sezione all’interno del percorso museale, nella grande sala che ospita la macchina continua degli anni cinquanta e che narra il metodo moderno di fabbricazione della carta. Il nuovo allestimento conclude il percorso di visita, unendo il passato con il presente di Toscolano. Attraverso pannelli esplicativi, video, documenti d’epoca e prodotti attuali, è narrata la storia dello stabilimento di Toscolano, figlio delle cartiere della Valle, dalle sue origini nel 1906 fino all’epoca moderna sotto egida della famiglia Marchi e di Burgo Group. L’allestimento, frutto di una collaborazione tra il Museo e Burgo Group, permette di riunire quindi le vicende attuali della cartiera di Toscolano con le sue radici che affondano nella secolare storia della Valle delle Cartiere.
Da un articolo di Silvia Merigo, direttrice Museo della Carta - Valle delle Cartiere, per GoMagazine