Sostenibilità ed efficienza

Un nuovo sistema di trattamento delle acque nello stabilimento di Villorba

Grazie alla tecnologia MBBR, la biomassa responsabile della depurazione si sviluppa su supporti ad elevata superficie specifica, che consentono di avere una riduzione dei volumi occupati e dei consumi energetici, rendendo il processo ancor più efficace.

Un investimento significativo ha di recente interessato il sistema di trattamento delle acque reflue dello stabilimento Burgo di Villorba.

L’intervento è parte della strategia ESG GO 2030 di Burgo Group, e riguarda in particolare l’area tematica della circolarità, rifiuti e riciclo delle acque.

Un trattamento biologico per la rimozione degli inquinanti

Il nuovo trattamento di depurazione a Villorba è di matrice biologica e sfrutta una tecnologia avanzata chiamata MBBR (Moving Bed Biofilm Reactor, reattore a biomassa adesa a letto mobile).

Grazie a questa tecnologia, l’acqua reflua entra in contatto con colonie eterogenee di microrganismi che, come suggerisce il nome, “aderiscono” alla superficie di supporti solidi inerti ad elevata superficie specifica protetta.

In questo modo la biomassa è responsabile delle azioni biologiche di rimozione degli inquinanti, svincolando il tempo di residenza cellulare da quello di residenza idraulico.

In pratica, vengono raggiunte elevate concentrazioni della biomassa in volumi ridotti, e questo rende il processo di depurazione ancor più efficace, con consumi energetici ridotti e minori volumi occupati.

Il monitoraggio eseguito durante la fase di messa a regime dell’impianto ha già dato ottimi risultati – dichiara il Responsabile Sistema Gestione Ambientale –. A titolo di esempio, il livello di emissione di COD associato alle BAT (Best Available Techniques) 50 è stato ridotto di circa sei volte rispetto al 2023.

Sempre nell’ambito dell’area tematica della circolarità, rifiuti e riciclo delle acque, Burgo Group è impegnato nel ridurre l’utilizzo di acqua fresca: per questo, nel 2023 lo stabilimento di Villorba ha investito anche nell’installazione di una torre di raffreddamento dedicata alla chiusura del ciclo delle acque a servizio delle pompe del vuoto, riducendo di oltre una volta e mezza (1,6 per la precisione) il consumo di acqua fresca.

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